Hikikomori

Hikikomori: lett. “stare in disparte” o “staccarsi”; dalle parole hiku, “tirare”, e komoru, “ritirarsi” o “chiudersi” è una persona che ha scelto di scappare fisicamente dalla vita sociale, spesso ricorrendo a livelli estremi di isolamento e confinamento.

Luca è un adolescente. Luca è un hikikomori.
Isolarsi dal mondo è l’unica cosa da fare dopo che da capitano della squadra di basket è diventato lo zimbello del gruppo a causa di una foto che ha iniziato a girare tra i compagni.
Luca nel suo totale isolamento incontra online Yukiko una ragazza che abita dall’altro capo del mondo: Tokyo. I due condividono una grande passione: i manga giapponesi. Tra di loro nasce una bella amicizia che lentamente si trasforma in qualcosa di più, qualcosa di così importante che porterà Luca ad uscire di casa e a prendere un aereo per raggiungere i piedi del monte Fuji.
Metà del libro è il racconto della storia raccontata dalla parte di Luca, l’altra metà è il diario di Yukiko che si legge al contrario come un manga.

Questa è una storia bellissima e terribile allo stesso tempo. È come una sorta di contenitore dal quale i nostri giovani lettori e lettrici potranno estrarre molti elementi importanti: cultura giapponese, temi di attualità, spunti di lettura, sentimenti forti quali l’amore e l’amicizia.
Consigliato dai 12 anni in poi.
E comunque ve lo diciamo! È adatto anche a un pubblico adulto.

“Hikikomori” di Ariela Rizzi e Fabrizio Silei, illustrato da Elisabetta Stoinich e pubblicato da EdizIoni EL.